META
Unità di studi umanistici e sociali
su scienza e tecnologia

Dipartimento di Design
Politecnico di Milano
Via Durando 10, 20158 Milano
Tel. +39 02 2399 7244
Progetto di Ricerca

Progetto di ricerca sulla disinformazione scientifica tra gli studenti delle scuole superiori

Logo del progetto Meta del Politecnico di Milano. Meta sta per Unità di studi umanistici e sociali su scienza e tecnologia

I punti salienti del progetto

Di cosa ci occupiamo

La ricerca “Addressing online scientific misinformation in high schools” affronta il problema della diffusione di informazione errata o falsa a proposito di argomenti tecno-scientifici tra gli studenti delle scuole superiori in Lombardia.

Quali sono i nostri obiettivi

L’obiettivo del progetto è duplice. Anzitutto, esso si propone di identificare i fattori sociotecnici che influiscono sulla disponibilità delle giovani generazioni ad accettare come valide informazioni scientifiche e tecnologiche che gli esperti riconosciuti hanno definito inattendibili.


In secondo luogo, esso mira a sperimentare e diffondere strumenti e pratiche innovative per aiutare gli studenti delle scuole superiori a imparare a padroneggiare i flussi di informazione online e a discernere tra informazioni attendibili e inattendibili.

Metodologia e presentazione

Fake news

La circolazione incontrollata della disinformazione online (il caso delle cosiddette “fake news”) è divenuta un problema sociale rilevante. I processi attraverso i quali la disinformazione penetra negli ambienti sociali minando la fiducia collettiva nella conoscenza esperta restano in parte oscuri. Mentre la produzione e la circolazione della disinformazione scientifica e tecnologica sono state ampiamente descritte dagli studiosi, poche ricerche si sono concentrate sui processi di ricezione e accettazione.

L'approccio

Adottando un approccio multidisciplinare che combina strumenti qualitativi e quantitativi, questo progetto affronta la diffusione della disinformazione scientifica e tecnologica online tra le giovani generazioni, in particolare in un ambiente per loro centrale quali le scuole superiori. Lavorando su un campione di circa 300 studenti della regione Lombardia, il progetto si pone un duplice obiettivo: individuare i fattori sociotecnici che influenzano la disponibilità delle giovani generazioni a dare credito a informazioni di argomento scientifico e tecnologico, e sperimentare e diffondere strumenti didattici e pratiche innovative per aiutare gli studenti a padroneggiare i flussi di informazioni online e a discernere più facilmente tra informazioni attendibili e inattendibili.

Metodo

Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, coinvolge tre gruppi di ricerca di due diversi partner accademici, Politecnico di Milano e Università Cattolica di Milano, esperti in tre campi di ricerca consolidati: Science and Technology Studies, Data Science e Media Studies.

Metodologicamente, esso integra una metodologia di ricerca qualitativa applicata alle classi scolastiche selezionate con l'analisi quantitativa delle reti di circolazione delle informazioni. Successivamente, basandosi sui risultati della prima fase e collaborando con i docenti e gli esperti didattici delle scuole, il progetto svilupperà interventi educativi ad hoc miranti a dotare gli studenti di risorse conoscitive ed esperienziali indispensabili per riconoscere le dinamiche sociotecniche di circolazione, ricezione e accettazione di informazioni inattendibili.

Obiettivi

Questo progetto si propone quindi di avere un impatto sul rapporto tra scienza, tecnologia e società rafforzando la consapevolezza pubblica del funzionamento della conoscenza esperta e di contribuire al consolidamento di una cittadinanza digitale informata nelle giovani generazioni, favorendo lo sviluppo di una stretta relazione tra attori scientifici, educativi e istituzionali.

Prima fase

La prima fase si svolge nell’anno scolastico 2022-2023 ed è finalizzata alla rilevazione empirica per acquisire conoscenze attuali e attendibili sul modo in cui l’informazione tecno-scientifica circola nei gruppi classe delle scuole superiori. Il lavoro sul campo prevede i seguenti tipi di attività di rilevazione che coinvolgono le scuole:

  • interviste semi-strutturate con testimoni privilegiati
  • diari acustici auto-compilati per rilevare l'utilizzo quotidiano dei media da parte degli studenti
  • diari acustici auto-compilati per indagare le modalità di circolazione delle informazioni tecno-scientifiche nel gruppo classe offline
  • osservazioni etnografiche (web-ethnography) della circolazione delle informazioni tecno-scientifiche nel gruppo classe online
  • focus group con studenti
  • interviste in profondità

5db286152394909.631dadf153a6c Disinformazione scientifica tra gli studenti delle scuole superiori La circolazione incontrollata della disinformazione online (il caso delle cosiddette “fake news”) è divenuta un problema sociale rilevante. I processi attraverso i quali la disinformazione penetra negli ambienti sociali minando la fiducia collettiva nella conoscenza esperta restano in parte oscuri. Mentre la produzione e la circolazione della disinformazione scientifica e tecnologica sono state ampiamente descritte dagli studiosi, poche ricerche si sono concentrate sui processi di ricezione e accettazione.

Seconda fase

La seconda fase si svolge nell’anno scolastico 2023-2024 e ha un carattere sperimentale. Con scopo esplorativo sarà programmati dei moduli didattici sperimentali da proporre in ciascuna classe coinvolta nella precedente fase della ricerca.
Contenuti e dettagli dei moduli sperimentali saranno oggetto di co-design con il corpo docente sulla base dei risultati della prima fase del progetto.
A valle della sperimentazione l’esperienza verrà formalizzata in uno strumento formativo definito da proporre a vari soggetti potenzialmente interessati.

5db286152394909.631dadf153a6c Disinformazione scientifica tra gli studenti delle scuole superiori La circolazione incontrollata della disinformazione online (il caso delle cosiddette “fake news”) è divenuta un problema sociale rilevante. I processi attraverso i quali la disinformazione penetra negli ambienti sociali minando la fiducia collettiva nella conoscenza esperta restano in parte oscuri. Mentre la produzione e la circolazione della disinformazione scientifica e tecnologica sono state ampiamente descritte dagli studiosi, poche ricerche si sono concentrate sui processi di ricezione e accettazione.